Parte 17 - E la finiamo con " Quale Giustizia ?"
C'è sempre un momento che compendi che devi lasciar stare ed andare avanti .
"Panta Rei" - "Tutto scorre" ...
La vita, le persone, la Storia e noi stessi .
Non vale la pena di soffermarci oltre sul triste articolo del Giornale l'Espresso che ventila l'eliminazione della scuola di Pensiero Massonica .
Sarà solo il tempo a decidere, non un articolo e/o non la nostra difesa che, racchiusa tra le paginette di questo Blog che ha i soliti quattro amici al bar tra i suoi affezionati lettori , vale meno del polline a primavera ...
Bello , arioso, ma fastidioso al naso :-)
Chiudiamo riflettendo sul concetto di "Giustizia" ....
Scrive il giornale L'Espresso :
La giustizia interna alla massoneria, esercitata in parallelo con quella dello Stato o “profana”, è un tema chiave dello scontro. Per quanto i giuramenti sulle costituzioni dei liberi muratori siano abbinati alla dichiarazione di fedeltà alla Costituzione della Repubblica e alla presentazione di certificati giudiziari e di carichi pendenti, l’indulgenza della giustizia massonica è un dato di fatto. Il timore è che questa inclinazione al perdonismo si estenda alle aule dei tribunali ordinari quando un fratello giudica un fratello o alle commissioni parlamentari quando un fratello scrive una legge che può favorire altri fratelli.
Ciò che scrive il giornale L'Espresso è un cosa aberrante e anche perfettamente stupida .
La Massoneria non ha una "Sua" Giustizia esercitata in parallelo con quella dello Stato il cui rispetto delle leggi è prevalente su ogni ordinamento interno .
La Massoneria è, come è giusto che sia, subalterna alle leggi dello Stato e quei suoi organi che, solo in termini interni, si richiamano pomposamente a Magistrati, Tribunali, Condanne e Pene, hanno valenza e potere di giudicare solo infrazioni a regole fissate dai suoi Statuti interni .
Punto e basta, tutto il resto è noia .
Certo , la "Giustizia Massonica" può sembrare "perdonista" anzi, probabilmente lo è, ma si ha consapevolezza di quali reati giudica ??
Essa giudica i reati contemplati dagli statuti Massonici che contengono regole comportamentali ed anche amministrative ma mai "Leggi", la cui emanazione è e rimane di competenza dello Stato .
Se giudichi infrazioni a regole interne ad una associazione il massimo della pena può solo essere, come è giusto che sia, la radiazione da tale associazione .
Se poi ti trovi a giudicare un appartenente ad una associazione comunque dedita agli aspetti esoterici della storia e della natura umana, aspetti caratteristici di un modo di concepire la "Verità" del tutto personale che si può anche non comprendere se non ne sei ben addentrato nelle varie fasi di apprendimento, è molto probabile che si sia incline ad una benevola tolleranza verso l'infrazione della regola, ma non di nessuna Legge, perchè se vieni a conoscenza, massone o no, di violazione da parte di chiunque, di leggi con conseguenti reati commessi, in Italia vige l'obbligo dell'azione penale .
Se non lo fai sei definito "Complice".
Non "Fratello" ma "Complice" .
Non esiste "Perdonismo Massonico" nella Aule dei Tribunali ne potrà mai esistere perché nelle aule dei tribunali entra solo e soltanto la Giustizia dello Stato .
O almeno dovrebbe, ma non è questo il momento di fare polemica ......
La Giustizia Italiana, ha già di per se, tali e tanti problemi a fare "Giustizia" che , di tutto ha bisogno meno che che gli si vada a complicare ulteriormente la vita con cervellotiche e fantasiose sovrapposizioni .
Siamo stanchi e troppo vecchi per andare oltre .
Salutiamo il giornalista e lasciamolo andare per la sua strada, e se ciò significa che lo troveremo ancora nemico, pazienza, va bene così .
In fondo i tuoi nemici svelano ciò che sei .
Se sei debole inseguirai la vendetta .
Se sei forte li perdonerai .
Se sei intelligente non te li fili di pezza .....

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