Pubblico molto volentieri un intervento
di una frequentatrice del Blog sulla Massoneria del Sole 24h che propone , a
mio parere con estrema lucidità, una calzante analisi storica sul rapporto tra
Chiesa e Massoneria .
Dina Zano |
29 marzo 2017 alle 18:25
Secondo me il problema non è certo quello
della scomunica dei massoni o dell’ incompatibilità tra appartenenza alla fede
cattolica ed affiliazione alle logge, poiché la chiesa cattolica, come
qualsiasi altra chiesa, non vuole, legittimamente, sentirsi sminuita ed essere
messa al livello di tutte le altre religioni da un’altra istituzione. La
questione è interessante sul piano della politica italiana, cioè è quella
mutua, ma asimmetrica, delegittimazione, in corso tra chiesa e massoneria, come
“autorità” morale di indirizzo. A complicare le cose, secondo il mio modo di
vedere, è la spiccata impronta socialista, dell’Italia del dopo-guerra ,
qualora nel socialismo inteso in senso molto largo, vogliamo mettere sia le
varie correnti di derivazione marxista, che la destra sociale e la dottrina
sociale della chiesa. In quest’ottica la massoneria è stata un riferimento
morale tipicamente liberale , e , come la tradizione liberale in Italia,
elitaria e minoritaria da settant’anni ad oggi. Certo la massoneria nega
qualsiasi coinvolgimento nella politica, però è comunque la sintesi di un
pensiero liberale, che ha “individuo” come soggetto fondamentale della società,
e non la società stessa o la famiglia. Tuttavia siamo in epoca di sconvolgimenti
ideologici ed è difficile dire se questi discorsi hanno ancora un effettivo
valore o sono solo considerazioni da consegnare alla storia.
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