venerdì 31 marzo 2017


Pubblico molto volentieri un intervento di una frequentatrice del Blog sulla Massoneria del Sole 24h che propone , a mio parere con estrema lucidità, una calzante analisi storica sul rapporto tra Chiesa e Massoneria .



Dina Zano      | 29 marzo 2017 alle 18:25

Secondo me il problema non è certo quello della scomunica dei massoni o dell’ incompatibilità tra appartenenza alla fede cattolica ed affiliazione alle logge, poiché la chiesa cattolica, come qualsiasi altra chiesa, non vuole, legittimamente, sentirsi sminuita ed essere messa al livello di tutte le altre religioni da un’altra istituzione. La questione è interessante sul piano della politica italiana, cioè è quella mutua, ma asimmetrica, delegittimazione, in corso tra chiesa e massoneria, come “autorità” morale di indirizzo. A complicare le cose, secondo il mio modo di vedere, è la spiccata impronta socialista, dell’Italia del dopo-guerra , qualora nel socialismo inteso in senso molto largo, vogliamo mettere sia le varie correnti di derivazione marxista, che la destra sociale e la dottrina sociale della chiesa. In quest’ottica la massoneria è stata un riferimento morale tipicamente liberale , e , come la tradizione liberale in Italia, elitaria e minoritaria da settant’anni ad oggi. Certo la massoneria nega qualsiasi coinvolgimento nella politica, però è comunque la sintesi di un pensiero liberale, che ha “individuo” come soggetto fondamentale della società, e non la società stessa o la famiglia. Tuttavia siamo in epoca di sconvolgimenti ideologici ed è difficile dire se questi discorsi hanno ancora un effettivo valore o sono solo considerazioni da consegnare alla storia.




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